Vince abbracciante trio
🇮🇹
Una vera e propria musica da crocevia.
In essa si incrociano istanze, esigenze, desideri e sogni distanti che profumano di terre lontane e di idee esotiche, pur restando fortemente ancorata alla terra della nascita e del nòstos.
Negli arabeschi sonori creati da Abbracciante si trova un che di antico e un che di nuovo. C’è il sapore della terra salentina, generoso come un vino rosso primitivo, che pulsa, che innerva i non pochi abbandoni ad idee popolari e che ribadisce il forte legame dell’autore con quella Puglia così aspra e pure incredibilmente generosa come una madre. E c’è allo stesso tempo la gentilezza e il sospiro jazz che ricorda Astor Piazzola con inesausta malinconia. Il disco esprime il senso di un’intera regione: colta e popolare.
Per ordire questa trama, Abbracciante utilizza lo strumento principale della musica popolare italiana, la fisarmonica, in un discorso che diventa una sola voce con la chitarra di Nando Di Modugno e il contrabbasso di Giorgio Vendola.
🇬🇧
A true crossroads music.
In it crosses distant instances, needs, desires and dreams that smell of distant lands and exotic ideas, while remaining strongly anchored in the land of birth.
In the sonorous arabesques created by Abbracciante there is something ancient and something new. There is the flavor of the Salento land, as generous as a primitive red wine, pulsing, innervating the popular ideas and reaffirming the author’s strong bond with that Puglia so harsh and yet incredibly generous as a mother. And there is at the same time the gentleness and jazz breath that recalls Astor Piazzolla with inexhaustible melancholy. The music expresses the sense of an entire region: cultured and popular.
To warp this plot, Abbracciante uses the main instrument of Italian folk music, the accordion, in a conversation that becomes one voice with Nando Di Modugno’s guitar and Giorgio Vendola’s double bass.