Vince|Abbracciante terranima

Vince Abbracciante – fisarmonica
Aldo Di Caterino – flauto
Gabriele Mirabassi – clarinetto
Nicola Puntillo – clarinetto basso
Giuseppe Smaldino – corno
Marcello De Francesco – violino
Leo Gadaleta – violino
Alfonso Mastrapasqua – viola
Giovanni Astorino – violoncello
Nando Di Modugno – chitarra
Giorgio Vendola – contrabbasso
Pino Basile – percussioni

🇮🇹
Terranima propone una vera e propria musica da crocevia. In essa si incrociano istanze, desideri e sogni che profumano di terre lontane e di idee esotiche, pur restando fortemente ancorata alla terra della nascita e del nòstos.

Negli arabeschi sonori creati da Abbracciante si trova un che di antico e un che di nuovo. C’è il sapore della terra salentina, generoso come un vino rosso primitivo, che pulsa, che innerva i non pochi abbandoni a idee popolari e che ribadisce il forte legame dell’autore con quella Puglia così aspra eppure incredibilmente generosa come una madre. E c’è allo stesso tempo, la gentilezza del sospiro jazz che ricorda Astor Piazzolla con inesausta malinconia. Il disco esprime il senso di un’intera regione: colta e popolare.

Per ordire questa trama, Abbracciante utilizza lo strumento principale della musica popolare italiana, la fisarmonica, in un discorso che diventa una sola voce con chitarra, contrabbasso, percussioni, archi, ance e ottoni.

🇬🇧
The album Terranima offers a real crossroads music. In it we can find flavors, desires and dreams  of distant lands and exotic ideas, while remaining strongly anchored to the land of birth.

There is something ancient and something new in the sonorous arabesques created by Abbracciante. There is the flavor of the Salento land, generous as a primitive red wine, which pulsates, which gives energy to the popular ideas and which reaffirms the strong bond of the author with his homeland, so harsh and yet incredibly generous as a mother. At the same time there is the gentleness of jazz that recalls Astor Piazzolla with inexhaustible melancholy.

The record expresses the sense of an entire region: cultured and popular.
To succeed in this goal, Abbracciante uses the main instrument of Italian popular music, the accordion, in a speech that becomes a single voice with guitar, double bass, percussion, strings, reeds and brass.