FACE TO FACE

Vince Abbracciante: organ, keyboards, efx
Giovanni Angelini: drums, percussions, efx

THE MUSIC OF PIERO PICCIONI

Vince Abbracciante: accordion
Nicola Di Cacamillo: bass
Giovanni Angelini: drums

ODA PARA ASTOR

Vince Abbracciante: accordion
Aldo Di Caterino: flute

VINCE ABBRACCIANTE TRIO

Vince Abbracciante: accordion
Nando Di Modugno: guitar
Giorgio Vendola: double bass

VINCE ABBRACCIANTE OTTETTO

Vince Abbracciante – fisarmonica
Seby Burgio – pianoforte
Giorgio Vendola – contrabbasso
Fabio Accardi – batteria
Luisiana Lorusso – violino
Giulia Gentile – violino
Rosanna Dell’Olio – viola
Federica Del Gaudio – violoncello

NOCTURNO

Vince Abbracciante – accordion

PAOLA ARNESANO &
VINCE ABBRACCIANTE

Paola Arnesano: voice
Vince Abbracciante: accordion

The Bumps

Vince Abbracciante: hammond, wurlitzer
Davide Penta: double bass, electric bass
Antonio Di Lorenzo: drums, percussions

🇮🇹
Un irriverente fluttuare tra jazz e avanguardia, noise music e scampoli rock, reminiscenze cinematografiche e scatti urbani.”

Giugno 2000 Vince Abbracciante, Davide Penta e Antonio Di Lorenzo si incontrano sul palco per la prima volta iniziando così la loro lunga collaborazione. Pubblicano i primi tre dischi con lo pseudonimo “i Tàngheri” esibendosi in importanti festival e teatri italiani. “The Dharma Bums”, terzo della serie e pubblicato dalla Universal Music, vede la partecipazione del chitarrista newyorkese Marc Ribot. Questo disco, che rappresenta la prima gemma per i tre dinamitardi musicisti pugliesi, simboleggia il passaggio dal tango “acustico” a una musica di confine tra lounge, cinedelia, jazzpunk e sperimentazioni sonore con strumenti tipicamente vintage.
Mutuato il nome in “The Bumps”, nel 2011 la band lancia il nuovo album intitolato “Playin’ Italian Cinedelics”, un viaggio sonoro basato sulle colonne sonore dei film italiani anni ’60 e ’70 che destruttura, trasforma e dona nuova vita a capolavori ideati per il grande schermo da maestri come Trovajoli, Bongusto, Baldan Bembo, e ancora Piccioni, Umiliani, Gaslini. L’uscita di questo disco segna anche l’inizio del loro percorso editoriale con il lancio dell’etichetta discografica “Bumps Records”.
Nel 2015 la nuova release “Al di sopra di ogni sospetto” dedicata alla musica del maestro Ennio Morricone, con riletture originali e di indubbio interesse.
Nei 16 anni di attività si sono esibiti in festival e rassegne nazionali e internazionali, ospitando tra gli altri: Marc Ribot, John Medeski,  Juini Booth, Flavio Boltro, Carlo Actis Dato, Roberto Ottaviano e un musicista iconico come Vincenzo Deluci.

Discografia
Historias del Sur – Panastudio Production 2004
Silente – Wide Sound 2005
The Dharma Bums – Emarcy/Universal 2008
Playin’ Italian Cinedelics – Bumps Records 2011
Al di sopra di ogni sospetto – Bumps Records 2015

🇬🇧
“An irriverent flow between jazz and avant-garde, noise music and rock flavors, cinematographic reminiscences and urban shots.”

2000 June: Vince Abbracciante, Davide Penta and Antonio Di Lorenzo for the first time meet together on the stage; from this moment on they start their musical journey. The band performs in many renowed festivals, theatres all over the world; they recorded 3 cds as “i Tàngheri”, third one “The Dharma Bums” for Universal-Emarcy with Marc Ribot on guitar. This record is a musical gem for the three explosive apulian musicians, and is the corner stone from the acustic tango to a new borderline direction, with jazz, lounge, psychedelia, jazzpunk and avant-garde, with a strong “vintage” approach.
In 2011 the band produced the new album “Playin’ Italian Cinedelics”, a musical trip based on the soundtracks from 60’s and 70’s famous italian movies. The band really transforms the songs giving a new life to masterpieces written by Trovajoli, Bongusto, Baldan Bembo, Piccioni, Umiliani and Gaslini. This album is also the birth of the new label “Bumps Records”.
From their great love for the italian classic movies is born “Al di sopra di ogni sospetto” an homage to Ennio Morricone where some of the Maestro’s hits are performed in a typical “Bumps” approach.
During 16 years the band had different guests: Marc Ribot, John Medeski,  Juini Booth, Flavio Boltro, Carlo Actis Dato, Roberto Ottaviano and an iconic musician as Vincenzo Deluci.

Discography
Historias del Sur – Panastudio Production 2004
Silente – Wide Sound 2005
The Dharma Bums – Emarcy/Universal 2008
Playin’ Italian Cinedelics – Bumps Records 2011
Al di sopra di ogni sospetto – Bumps Records 2015

SUDESTRIO

Vince Abbracciante: accordion
Giorgio Vendola: double bass
Fabio Accardi: drums

Vince|Abbracciante terranima

Vince Abbracciante – fisarmonica
Aldo Di Caterino – flauto
Gabriele Mirabassi – clarinetto
Nicola Puntillo – clarinetto basso
Giuseppe Smaldino – corno
Marcello De Francesco – violino
Leo Gadaleta – violino
Alfonso Mastrapasqua – viola
Giovanni Astorino – violoncello
Nando Di Modugno – chitarra
Giorgio Vendola – contrabbasso
Pino Basile – percussioni

🇮🇹
Terranima propone una vera e propria musica da crocevia. In essa si incrociano istanze, desideri e sogni che profumano di terre lontane e di idee esotiche, pur restando fortemente ancorata alla terra della nascita e del nòstos.

Negli arabeschi sonori creati da Abbracciante si trova un che di antico e un che di nuovo. C’è il sapore della terra salentina, generoso come un vino rosso primitivo, che pulsa, che innerva i non pochi abbandoni a idee popolari e che ribadisce il forte legame dell’autore con quella Puglia così aspra eppure incredibilmente generosa come una madre. E c’è allo stesso tempo, la gentilezza del sospiro jazz che ricorda Astor Piazzolla con inesausta malinconia. Il disco esprime il senso di un’intera regione: colta e popolare.

Per ordire questa trama, Abbracciante utilizza lo strumento principale della musica popolare italiana, la fisarmonica, in un discorso che diventa una sola voce con chitarra, contrabbasso, percussioni, archi, ance e ottoni.

🇬🇧
The album Terranima offers a real crossroads music. In it we can find flavors, desires and dreams  of distant lands and exotic ideas, while remaining strongly anchored to the land of birth.

There is something ancient and something new in the sonorous arabesques created by Abbracciante. There is the flavor of the Salento land, generous as a primitive red wine, which pulsates, which gives energy to the popular ideas and which reaffirms the strong bond of the author with his homeland, so harsh and yet incredibly generous as a mother. At the same time there is the gentleness of jazz that recalls Astor Piazzolla with inexhaustible melancholy.

The record expresses the sense of an entire region: cultured and popular.
To succeed in this goal, Abbracciante uses the main instrument of Italian popular music, the accordion, in a speech that becomes a single voice with guitar, double bass, percussion, strings, reeds and brass.